Circular economy: la ceramica che verrà

Saxa Gres, la più grande fabbrica di piastrelle fuori dal distretto di Sassuolo
approda a Ecomondo per la prima volta

Ecomondo, Martedì 9 novembre ore 16
Stand Acea (padiglione 3D, stand 40)

Rimini, 9 novembre – Riaperta da poco più di un mese Saxa Gres rappresenta un progetto di economia circolare e di impresa eco-ambientale. Dalle ceneri dei termovalorizzatori alle piastrelle in gres porcellanato, da scarto a prodotto. Quello della Saxa è un progetto di eccellenza dove si mescolano innovazione e ricerca, creatività, investimenti, occupazione. E’ stato presentato oggi dal vicepresidente Francesco Borgomeo a Ecomondo, nello stand di Acea, che fornirà una parte della materia prima per la realizzazione delle piastrelle evitando i costi ambientali ed economici dello smaltimento in discarica.

Una piastrella da esterni composta per un terzo da ceneri di inceneritore provenienti dalla zona in cui si trova l’azienda produttrice. Produzione pre-venduta per tre anni. E soprattutto la riapertura di una fabbrica tradizionale, due anni fa, con i suoi operai, grazie all’investimento di un fondo americano. Il tutto, in uno dei luoghi dove il manifatturiero ha subito pesanti perdite, la provincia di Frosinone, nel sud del Lazio.

Una storia di successo resa possibile esclusivamente dall’attivazione della circular economy: non ci sono più scarti, solo materie o energia da riutilizzare, con brevetti innovativi e nuovi processi anche economici e finanziari. E’ l’esempio che si può uscire dalla crisi, soprattutto quella del manufatturiero italiano, con un’innovazione a 360 gradi: ambientale, economica, produttiva.

LA MATERIA PRIMA DIVENTA UN RICAVO. Per prima cosa la materia prima che in tutte le produzioni è un costo, in questo caso è un guadagno. Saxa Gres infatti ottiene un ricavo nell’utilizzare le ceneri, un rifiuto speciale oneroso da smaltire.

UN SANPIETRINO DI GRES. Le innovative piastrelle “di rifiuti” di Saxa Gres consentono di rendere perfettamente sicure le pavimentazioni realizzate con esse. Si tratta di una tecnica rivoluzionaria sotto segreto industriale, che rende stabili le ceneri incluse nelle piastrelle, al punto che le stesse potrebbero essere utilizzate anche per superfici interne. La Saxa Gres produrrà pavimentazioni e rivestimenti da esterno per abitazioni, ma soprattutto per arredo urbano. È di recente progettazione e realizzazione il sanpietrino in gres porcellanato, una versione fedelissima, sostenibile e molto più economica del caratteristico cubetto di basalto, diventato negli ultimi anni un prodotto di import dai mercati asiatici.

IL CAPITALE UMANO. Il progetto circolare e sostenibile di Saxa Gres ha puntato ha valorizzare anche e soprattutto il capitale umano. Con la riapertura dello stabilimento di Anagni, la proprietà si è impegnata a riassumere tutto il personale ex Marazzi Sud, garantendo 94 nuovi posti di lavoro, cui sommare tutto l’indotto. Un’operazione non semplice in tempi di crisi come quello che stiamo vivendo e per un polo particolarmente sofferente come quello di Anagni.

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